Agòra


Alejandro amenábar si conferma uno dei migliori registi in circolazione, sin dai suoi esordi mi ha sempre stupito la sua disinvoltura, tratta qualsiasi genere e ne fa delle perle.
Vorrei che tutte le persone religiose vedessero questo film, non solo i cristiani e gli ebrei che, in quanto a schifezze, ne hanno parecchie da rimuovere dalla cronaca storica degli eventi che li hanno riguardati (e li riguardano). Vorrei che tutti i religiosi, oltre che gli amanti del buon cinema, vedessero questo film, per capire cosa significa credere in qualcosa senza metterla mai in dubbio. Questa pellicola mi ha offerto molti spunti di riflessione, primo fra tutti, che forse, durante tutta la storia dell'uomo, dittature e regimi non sono riusciti a far tanti morti come le religioni, probabilmente neanche il capitalismo, a conti fatti, riuscirà a eguagliare tali disastri.
Mi stuzzica l'idea che in questo periodo Torinese di ostensioni religiose e sacre sindromi, tra i pellegrini felici e ignari, da qualche parte, un papà possa entrare per sbaglio con il figlio al cinema e assistere alla proiezione di Agorà...

Bambino: Papà ma perchè i cristiani massacrano tutti?
Papà: Forse è meglio che usciamo, mi sa che questo film non va bene.


Pagherei, per vedere le facce allibite e attonite fuori da quel cinema che dopo aver visto per la prima volta un po' di storia reale del loro Credo, andrebbero forse a mangiarsi un gelato per consolarsi o dimenticare.

P.S.Rachel Weisz è bella, avevo pensato di scriverlo otto volte ma va bene così senza ricamini, è bella, davvero bella (3).

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