Vorrei gli avanzi
Vorrei lasciare avanzi, avanzi di lavori, avanzi di cene, avanzi di tutto.
In un mondo di sprechi e di cose buttate, di tecnologia e di cibo prodotti per non deteriorarsi finchè non vengono tolti dalla plastica che li avvolge e di cui sono fatti, per poter essere rimpiazzati, consumati con quella fretta tale da giustificare gli avanzi. Il mercato è saturo, voglio produrre molecole, sono anni che provano a brevettarle quei geni di cowboy, voglio brevettare gli occhi azzurri, vorrei produrne in avanzo, avanzi di catene di DNA, OGM con caratteristiche tecnologiche che li facciano durare cento anni a qualsiasi temperatura. VENDIBILI! In un mondo dove niente è fresco ma tutto appare tale.
Vorrei avanzare qualcosa anche io, nel piatto degli avanzi dove mangio ogni giorno.
Vorrei vivere di avanzi, avanzi ricchi però, come la pipì dei tossici, ancora piena di tracce di droga, i poveracci la comprano per venderla o berla fuori dalle discoteche in sudamerica. Vorrei avanzare carne, avanzi di pezzi di corpo che smette di avanzare, aggiunte, per innestare le quali si producono avanzi più piccoli del corpo che si andrà a ingrossare. C'è qualcosa di bancario in tutto questo, il seno che avanza, un corpo superformoso, in fondo è un investimento no?
...e se alla fine c'è qualcosa in più, c'è ricchezza, c'è benessere, ci saranno avanzi!
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