Sulla punta della matita

Questi angoli hanno sedotto la mia fronte
come occhi caldi e liquidi,
e scivolo via
dal centro del tavolo,
allargandomi verso gli spigoli freddi.
Guardo le cose vicinissime
di nuovo bambino
giocando coi disegni nel legno.
Incastrato qui
sotto la pancia di questi mobili
pieni di pezzi di me,
dentro questi alloggi
che provano ancora a digerirmi.

Ma oggi sconfiggerò tutto
sarò incubo e ricordo,
rinuncia
e pioggia che ti si ghiaccia in viso,
sarò la verità impietosa delle montagne,
guardami
sono l'aria prima dei fulmini
la saggezza delle rocce
la mancanza di perdono,
è qui!
Avvicinati!
Sulla punta della matita.


Nessun commento:

Posta un commento