Non si trova più la droga di una volta



Una sera di capodanno, la libertà un po' alticcia si accoppiò col capitalismo, nove mesi dopo nacque il loro figlioletto storto e bastardo, il liberismo economico.

Quando il piacere è mediato attraverso le sostanze o la tecnologia, diventa servo di quel dispositivo sociale creato con lo scopo di allontanare le persone dal pensare critico e creativo, oltre che dall'agire fisico e politico (inteso come agire con, e in mezzo agli altri). 
Tralasciando i passatempi culturali che, come le lampade art nouveau, servono solo a rendere più tiepide e tranquille le case borghesi, ci concederemo oggi qualche considerazione di livello un po' più basso. Relativamente al piacere quindi, seguono ora alcune riflessioni sulle modalità che veicolano due delle sue forme più comuni: il sesso e l'assunzione di sostanze per così dire, ricreative.

Il sesso
Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta, grazie soprattutto a un'esigenza comune di emancipazione da alcuni costumi religiosi e sociali arretrati, ci fu una grossa spinta verso la liberazione della sessualità che fu sentita in quasi tutto il pianeta. Questa promessa di rivoluzione cominciò ad esser vissuta da molti come un grande traguardo di libertà civile. Tutti i buoni propositi furono però invalidati dal sistema capitalistico, il quale consacrò definitivamente il sesso a merce, impacchettandolo nel mercato della pornografia. Il potere agì così, proprio per prevenire le pericolosissime premesse d'indipendenza. Commercializzare ciò che era libero (allora come oggi) servì a evitare che la gente cominciasse a pensare che fosse possibile godere di qualcosa senza comprarla o affittarla.

La strategia attuata dal capitale contro le forme di piacere più facilmente disponibili in natura, è quella di inglobarle nel sistema e invadere il mercato concedendole a poco prezzo.

Gli esseri umani sono naturalmente inclini alla libertà e alla creatività, ma questo cocktail è un veleno micidiale per il potere, una vera arma, contro di essa il capitale si immunizza attraverso l'ingestione (dapprima a piccole dosi) e poi la digestione di qualsiasi manifestazione esteriore di tali discipline.
Il capitalismo in fondo non è che il timone rotto dell'umanità, il quale, di quando in quando, ci riporta verso la rotta sbagliata.
Il resto è storia, la pornografia su internet è il surrogato del piacere sessuale per le masse, il più a buon mercato per chi non può permettersi altro, per chi è troppo pigro o si sente troppo sfigato per mettersi alla prova nella vita vera.

La droga
Anche per quanto riguarda la droga, la trasformazione lenta ma inesorabile di questa, da fenomeno occasionale ed elitario a merce di massa disponibile a poco prezzo, ha lo stesso scopo.
Sradicando la sostanza dal territorio di provenienza, dal misticismo antico, dall'esperienza del viaggio fisico che si fa per raggiungerla, dalla comunione con la gente e dal suo luogo di appartenenza, se ne distruggono le peculiarità naturali, la si volgarizza confinandola in contesti urbani più bui e vicini alla malavita.
Dopo il processo di mercificazione, seguirà sempre quello di produzione su larga scala e contemporaneamente all'aumento disponibilità, cresce la possibilità concreta di farne mal-uso o ab-uso.
Il sistema rifiuta l'assunzione di droghe perché la diffusone di questo fenomeno rischia di alterare la produttività della macchina capitalistica, inficiando il ruolo servile delle classi inferiori.
La droga inoltre, soprattutto quella pesante, di solito si comporta come un prodotto unico, tende cioè ad escludere il consumo di altre merci.

Precisazione
Le droghe pesanti sono un'esperienza solitaria, che generano un godimento potente e immediato, è un piacere che non lascia spazio nient'altro e a nessun altro (se non per motivi pratici) e maschera sovente patologie psicologiche gravi o tendenze autodistruttive. 
Come avviene per tutta la merce che circola nel grande mare del capitale, con il tempo, i meccanismi intrinseci del sistema produttivo industriale che riguardano anche le droghe, finiranno per determinare un deterioramento qualitativo della sostanza di partenza. Negli anni a seguire, il livello di standard qualitativo del prodotto accettato dal consumatore, finirà per abbassarsi drasticamente trasformando la sostanza in un surrogato molto più dannoso per la salute.
Le sostanze da taglio una volta erano ad appannaggio quasi esclusivo di spacciatori molto poco scrupolosi. Nel settore moderno dell'import/export della droga, alcuni additivi chimici vanno ad aggiungersi all'inizio della filiera. Queste sostanze vengono comprate in grandi quantità e direttamente da aziende del settore chimico e farmaceutico. Queste sostanze possono avere diversi utilizzi, alcune sono arrivate addirittura a sostituire la materia prima stessa simulandone gli effetti, altre possono essere utili per la conservazione, il trasporto e più in generale, come sempre, l'abbassamento dei prezzi di produzione.

Il mercato del sesso subisce in larga parte la trasfigurazione nel virtuale che ormai riguarda tutto il mondo reale. Il limite che accomuna alcuni bisogni primari (cibo, aria, acqua etc.) costituisce però ancora barriera alla trasformazione del tutto in pixel. Può peggiorare la qualità dei rapporti umani per favorire il mercato del porno, ma non si potrà mai peggiorare il sistema digestivo umano al punto di fargli digerire la foto di una cena su uno schermo.

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