Neanche un giorno da poeti
...A chiederci come va
come l'acqua
costretta tra il fumo e la pentola,
guardando di sfuggita negli occhi
guardando di sfuggita negli occhi
la nostra vita che fatica ad uscire.
Dietro le facce cancellate dall’oggi
con bocche mute di pelle cucita.
Tutto congelato
anche le lacrime,
da tirare fuori ai funerali degli amici.
Coi nostri sorrisi imbustati nella plastica
come il pane di ieri,
che ci sembra ancora morbido.
Abbiamo messo al mondo dei San Sebastiani
immobili
ignavi
ignavi
trafitti dai “non mi piace”.
Inchiodati agli schermi,
lontano dai boschi
vuoti d'amore
vuoti d'amore
di mare e di baci.
...E neanche un giorno da poeti.
neanche uno
com’è possibile?
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