Conteranno solo gli abbracci
Ci siamo rinchiusi nel metallo
per viaggiare più veloci,
pronti ad esplodere
come polvere verde,
sulle montagne incendiate della Spagna.
Cuori di spugna e porpora
ubriachi di vino e benessere,
mentre lontano
stese al sole del mattino
le nostre vite asciugavano piano.
Ti ho invidiato,
coi bambini arrampicati su di te
come gli insetti
che se ne stanno sopra i fiori.
Mangeremo ancora assieme amico mio,
su quelle isole dove il denaro è solo carta,
e vivremo
come abbiamo sempre fatto
dei silenzi odorosi e dei fruscii.
Ci vorremo bene
senza imbarazzo
come gli ulivi fanno con la terra.
Da vecchi poi
sostituiremo le parole coi sorrisi
io e te
rimbambiti
dai tramonti e dalla fica.
Verso sera poi
se sarà il sonno oppur la fine,
a quel punto forse avremo pace
e conteranno solo gli abbracci.
Al mio amico Luigi
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