Che non ti manchi mai la gioia, anzi che ti nasca in casa.
Ti chiedi perché non trovi sollievo nella fuga, è perché fuggi sempre in compagnia di te stesso.
Non sono nato per attaccarmi a un posto, la mia patria è l'universo intero.
Non giova molto essersi liberati dei propri vizi, se bisogna poi combattere con quelli degli altri.
La schiavitù è una e chi l'a disprezzata è libero, qualunque sia il numero di padroni.
Ricordati che gli Dei quando ci erano propizi erano fatti di argilla.
Colui che ha le corna non è tanto stolto da toccarsi la fronte, ne tanto inetto da non saperlo.
La produzione troppo ricca prostra le messi; i rami troppo carichi si spezzano e l'eccessiva fecondità non fa giungere i frutti a maturazione
Che importanza hanno le distinzioni tra parole di significato affine
(...) la viltà si fa chiamare moderazione, l'uomo pavido è scambiato per prudente
Ciò che è bene è per ciò stesso necessario, ma ciò che è necessario non è sempre un bene. Poiché ci sono cose necessarie che non hanno alcun valore
La gioia del saggio ha una continuità che non si spezza per nessun infortunio, c'è sempre ed in ogni luogo, non dipende da altri ne attende il favore della fortuna. La felicità del saggio è tutta intima.
Il mio libero assenso non è schiavitù!
Hai visto mai un cane che, a bocca aperta, addenta i pezzi di pane e di carne gettatigli dal padrone? Immediatamente divora in un boccone il pezzo afferrato e rimane con la bocca aperta nella speranza di avere il successivo. Lo stesso capita a noi, ogni dono che la fortuna ci getta mentre siamo in attesa, subito lo mandiamo giù, senza averlo neppure gustato, tutti tesi e pronti a strapparne un altro
La libertà è un bene che non è posseduto ne da chi compra ne da chi vende
Gli Dei hanno disposto meglio
Com'è stolto chi vuol disporre di tutta la sua vita, quando non è padrone neanche del domani
Ciò che è bene è strettamente congiunto al vero
Il saggio è un ricercatore finissimo di ricchezze naturali
L'uomo prodigo non è che una contraffazione del generoso
Seneca
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