Sono contento quando faccio un buon lavoro, ma ho quarant'anni, la mia natura egocentrica e la mia età mi impongono di essere a capo di qualcosa di mio che non sia una cosa destrorsa e anacronistica come una famiglia che vive nella povertà ed è felice del lavoro duro.
Se non ascoltassi le mie aspirazioni, la famiglia diventerebbe il filtro di tutto il mio malessere l'imbuto dove finirebbero tutti i miei malumori.
Il mio paese è il paese dove quando si è giovani bisogna vergognarsi di avere delle ambizioni, quando si è adulti le si vedono cadere una ad una e da vecchi ti guardano tutti come per dire "che cazzo vuoi vecchio?".
Il mio paese è il paese dove quando si è giovani bisogna vergognarsi di avere delle ambizioni, quando si è adulti le si vedono cadere una ad una e da vecchi ti guardano tutti come per dire "che cazzo vuoi vecchio?".
No, preferisco continuare a bere, sarà scontato, ma chi la pensa come me distrugge se stesso in fondo è un altruista.
A un certo punto mi sono guardato allo specchio ed ho detto a me stesso "necessito Potere perché è la natura dell'essere umano sociale, necessito riconoscimento sociale perché chiunque vorrebbe essere riconosciuto per qualcosa di bello o utile che ha fatto". La mia necessità di Potere nasce in particolare dalla sconsideratezza con cui gli altri gestiscono il loro. Un'altra opzione accettabile sarebbe stata l'agio economico, ma almeno che non si nasca nella famiglia giusta o non si sia disposti a rischiare la galera, quest'opzione sembra impraticabile, almeno per me.
Sono un anarchico perché non credo nella proprietà privata e questa cosa del lavoro l'ho sempre vissuta e la vivrò sempre come prigionia, menzogna, asservimento, servilismo, falsità, commercio.
Un'altra opzione è trovare il proprio posticino nella vasca degli squali, sgomitando, fottendo, rubando, tradendo, ingannando, così come fanno tutti. Certo, con una posizione adeguata e un po' di Potere (Potere nel vero senso di comandare qualcuno) potrebbero compensare il fatto di avere comunque un qualcuno che mi comanda, ma per quanto? Le soddisfazioni sul lavoro sono come il sesso nei bagni dei pub, come la droga, come il mangiare la spazzatura dei fast food, soddisfazioni effimere a cui non rinuncia nessuno, quel surrogato di libertà in un campo dove le scelte sembrano infinite e si volatilizzano, come il fumo delle sigarette, o come il bere...che asino.
Un'altra opzione è trovare il proprio posticino nella vasca degli squali, sgomitando, fottendo, rubando, tradendo, ingannando, così come fanno tutti. Certo, con una posizione adeguata e un po' di Potere (Potere nel vero senso di comandare qualcuno) potrebbero compensare il fatto di avere comunque un qualcuno che mi comanda, ma per quanto? Le soddisfazioni sul lavoro sono come il sesso nei bagni dei pub, come la droga, come il mangiare la spazzatura dei fast food, soddisfazioni effimere a cui non rinuncia nessuno, quel surrogato di libertà in un campo dove le scelte sembrano infinite e si volatilizzano, come il fumo delle sigarette, o come il bere...che asino.
Non sopporto il lavoro (nel senso di essere comandato) ed uso questi surrogati come chiunque altro, e cioè per esorcizzare il fatto di dover sopportare di essere comandato esercitando questo falso senso di libertà che è l'acquisto o lo stupro quotidiano del mio corpo.
Però sono stufo di farmi del male, quasi quasi faccio un figlio!
Però sono stufo di farmi del male, quasi quasi faccio un figlio!
If I don't listen to my aspirations, the family would become the filter of all my discomfort and the funnel where all my bad moods goes.
My country is the country where when you are young you have to be ashamed to have ambitions, when you became adults you see the fall one by one and when you get old everyone seem to say "what the fuck you want grampa?".
No, I prefer to keep drinking, it will be granted, but those who think like me and destroys themselves are altruistic in the end.
At A Certain Point I looked into the mirror and I said to myself, "I do need power because it is the social nature of human beings, I do need social prestige because everyone wants to be recognized for something beautiful or useful he did." My need for power grows in particular by the recklessness which others manage theirs. Another option would be acceptable for me, could be the wealth, but at least if you are not born into the right family or you are ready to risk jail, this option is impractical, at least for me.
I'm an anarchist because I do not believe in private property and job. I always lived these things like imprisonment, lies, slavery, servitude, falsehood, trade.
Another option is to find my place in the shark tank, elbowing, fucking, stealing, cheating, deceiving, just like everyone else. Of course, with a suitable location and a bit 'of Power (Power in the true sense of commanding someone) could compensate for the fact that I should have still someone who commands me, but for how long? The job satisfactions are like sex in the bathroom of the pub, such as drugs, such as eating junk food, ephemeral satisfactions that no waiver, that surrogate of freedom in a field where the choices seem endless and evaporate, such as cigarette smoke, or as the drink ... what a jerk!
I can not stand the work (in the sense of being controlled) and Iuse these surrogates like anyone else, I use it to exorcise the fact of being controlled, and by exercising this false sense of freedom that is consumerism or the everyday raping of my body.
But I'm sick of hurt myself, maybe I should have a baby!
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