
Nei pomeriggi caldi stavo accucciato e sorridente sul divano.
In quel salotto semibuio dove gattonavo giocando con la luce che filtrava bianchissima tra le tapparelle. Un piccolo spettacolo di polvere che sembrava neve e la mia giungla privata tra le piante di gerani, mi bastavano.
Crebbi, e il dio scatola magica si impossesso di me, mia nonna era già sua. La mia nonna bionda e toscana, alta, austera e sorridente come un modello di bellezza invincibile.
"Gira, che sta per cominciare", era tutto perfetto.
Fu su quel divano che conobbi il diavolo, era l'inizio di una nuova vita, terribile e sconsiderata, una corsa senza fine su uno speeder imperiale di Star Wars.
Attraverso il televisore, il veleno caldo del consumismo sfrenato superava barriere di cemento e mari, l'erotismo era pronto a infrangersi contro il mio nuovo paio di Jeans Jesus. Un po' di solletico e poi caldo, li, proprio li dove non si poteva toccare. Imbarazzo, rossore, speriamo che nonna non mi veda. Anni dopo avrei dimenticato quel disagio, quando entri in confidenza con i tuoi vizi diventi presuntuoso, strafottente e cominci a sentirti a tuo agio, mentre deragli nei posti più impensabili.
Beh, allora come adesso, il controllo del copro non era impresa per me. Era dunque questa la strategia, godersi il piacere, all'inizio cercando, per quel che si poteva, di dissimularlo. Affondato li tra i cuscini e in posizione più bassa rispetto alla visuale della nonna, mi sentivo al sicuro.
Ah che pomeriggi, rischio, eccitazione, paura e sentimenti nuovi. Avevo mille fidanzate e non ero geloso di nessuna, per gli stuzzichini del mattino dovevo solo scegliere sul postalmarket, poi nel pomeriggio avevo gli appuntamenti fissi, Daisy Duke, Linda Carter, etc...
Ma c'è n'era una tra tutte, una madrina che oggi voglio ricordare, la mia prima vera musa infernale, la prima volta che ho sgranato gli occhi, la prima volta che mia nonna mi ha detto "tutto bene?". Il sole biondo dei miei primi pensieri erotici, lei, Fara Fawcett. I più cauti tra gli adulti la definivano "troppo", per me era una regina e per un po' è stata nei miei sogni.
Muore così, e io la voglio commemorare, una bellezza bollente e bionda che nei ricordi vivrà per sempre, come le girelle.
Bella, e mi piace pensare magari anche un po' terribile...come me.
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